Mentre la rivoluzione digitale nel settore bancario è arrivata da tempo e va sotto il nome di fintech, in quello assicurativo l’innovazione tecnologica nota come insutech, è fenomeno più recente. Ma non per questo meno ricco di opportunità. Per coglierle ieri Groupama Assicurazioni ha annunciato l’avvio di una collaborazione con Ibm per il tramite di G-Evolution, società di servizi telematici B2B e B2C controllata al 100% dal gruppo francese. Il progetto ha presso avvio in Italia e. se porterà i risultati auspicati. verrà poi esteso agli altri Paesi in cui Groupama è attivo. Le prime sperimentazioni della piattaforma hanno dato indicazioni incoraggianti. La corrispondenza fra sinistri riporta-ti e gli eventi telematici rilevati dai dispositivi di loT installati, sottolinea una nota, è aumentata del 1 con una diminuzione dei falsi allarmi pari all’80% I costi di assistenza sono scesi del 50%, mentre quelli legati al customer care sono calati del 45%. Infine. la piattaforma ha consentito di incrementare del 15% l’individuazione di sospette frodi. Per raggiungere questi risultati. G-Evolution ha lavorato per due anni con Ibm allo sviluppo di una piattaforma basata sul cloud in grado di combinare e catalogare dati provenienti da fonti differenti, come le informazioni su polizze e sinistri, dati di combinare e catalogare dati provenienti da fonti differenti: contestuali e storici, come quelli relativi alle condizioni meteorologiche, al traffico, noncè dati telematici. Questa mole di dati è stata poi analizzata da modelli distintivi basati su intelligenza artificiale per rilevare insights relativi alla validazione delle collisioni, alle statistiche di guida alle ricostruzioni avanzate di collisioni modulari, alle segnalazioni antifrode e al calcolo dei rischi.»
Nel settore assicurativo stiamo attraversando un’era di trasformazioni senza precedenti. caratterizzata dalla crescente connessione che favorisce lo scambio di informazioni tra tutti gli attori in gioco». Ha rilevato Enrico Cereda. Presidente e ad di Ibm Italia. «Ci troviamo. in pratica. nella fase della digital reinvention e questo progetto è un esempio concreto di cosa significa diventare una Cognitive Enterprise in un settore così competitivo. Utilizzando e coniugando al meglio competenze professionali e tecnologie esponenziali». «Credo fermamente nella necessità di tornare ai fondamenti del mestiere dell’assicuratore per rinforzarlo e renderlo più solido. Per fare ciò, non occorre cominciare da zero. Ma che hanno portato Ibm e G-Evolution a mettere i dati al centro della scena e a sviluppare esperienze completamente nuove», ha spiegato Piene Cordier.
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